sabato 12 novembre 2016

Creare Menù per le Pagine e con Link delle Etichette su Blogger


Chi inizia a fare blog su Blogger non ha delle idee molto chiare perché non avendo ancora pubblicato molti post non ha una forma ben precisa per cui se anche voi ne avete poche cercate di ottimizzarle iniziando a creare un menù orizzontale per le pagine o usando le etichette come sezioni del menù e poi andatelo a posizionare sotto il logo. Magari all'inizio non sarà perfetto, forse anche un po' vuoto ma col passare del tempo sicuramente qualche idea vi verrà in mente per poterlo sfruttare al meglio. Inizialmente potete usarlo per inserire la sezione Home (pagina iniziale), un modulo di contatto, informazioni personali e qualche post che ritenete più importante. Adesso che sapete a cosa può servire un menù vi andrò a spiegare come crearne uno, è davvero molto semplice, seguite correttamente tutti i passaggi.

Per creare un menù per le pagine o con i link delle etichette su Blogger dovete accedere a Blogger, entrare nella pagina di gestione del vostro blog e selezionare Pagine, vi troverete di fronte questa schermata.



Dovete creare la prima pagina del menù cliccando su Nuova pagina. Si aprirà direttamente l'editor per inserire il titolo e il contenuto della pagina: è possibile crearne un numero limitato (20 pagine) per cui usatele per pagine statiche ed informative (Chi siamo, come contattarti, come seguirci ecc.). Si pubblicano come se fossero dei post ma possiedono un formato url diverso.

Una volta creato tutte le pagine potete modificarle cliccando su Modifica, visualizzarle cliccando su Visualizza, eliminarle mettendo la spunta e cliccando sul cestino.

In questo modo avete solamente creato delle pagine ma il menù non è ancora presente, per inserirlo dovete installarlo come gadget: dovete andare su Layout > Aggiungi un Gadget > Pagine, cliccare su Salva. In questo modo apparirà il menù con tutte le pagine create ma in modo disordinato e quindi poco gradevole, quindi per riorganizzarlo al meglio cliccate su Modifica presente sul gadget delle Pagine.


Il titolo appare solamente nella sezione Layout per poterlo distinguere dagli altri gadget; nella colonna di sinistra dovete mettere la spunta sulle pagine da visualizzare e toglierla in quella da nascondere dal menù.

Nella colonna di destra potete trascinare le pagine secondo le proprie esigenze. Solitamente la Home page è quella che va inserita per prima.

Per inserire link esterni di altri siti o per inserire l'indirizzo link di un post anziché di una pagina dovete cliccare su Aggiungi pagine con link.

In ogni caso la visualizzazione del menù non è cambiata infatti se lo posizionate sotto l'intestazione(che sarebbe il logo) il menù sarà quello classico orizzontale mentre se lo andrete a posizionare in una delle due sidebar laterali di destra o sinistra apparirà sotto forma di elenco di link.

Personalizzazione

Per personalizzare il menù delle pagine statiche dovete andare su Modello > Personalizza > Avanzato > Sfondo schede. Qui potete cambiare il colore esadecimale di sfondo delle schede, del colore selezionato e del colore separatore. Al termine di queste modifiche cliccate sul pulsante Applica al blog.

personalizzare colore menu pagine statiche

Per altre personalizzazione dovete andare su Modello e cercare la riga ]]></b:skin> e prima di essa usare i seguenti codici:

Per centrare il menù
#PageList1 ul { margin-left:auto; margin-right:auto; }

Per accorciare il menù (a vostro piacimento)
#PageList1 ul {width:600px;} 

Può succedere che dopo il cambiamento dal vecchio al nuovo menù, il menù delle pagine non si chiami più PageList1 bensì PageList2, ed in questo caso dovete sostituire adeguatamente il codice per cambiare il colore.

Per chi non sa come e dove aggiungere il codice css lo invito a leggere la guida per aggiungere il codice css nel modello di Blogger.

LEGGI ANCHE: Menù per Blogger con sottosezioni
LEGGI ANCHE: Menù con casella di ricerca integrata

martedì 18 marzo 2014

iPhone 6: Probabili caratteristiche, specifiche tecniche, prezzo e data d’uscita

iPhone 6: Probabili caratteristiche, specifiche tecniche, prezzo e data d’uscita

iPhone 6: Probabili caratteristiche, specifiche tecniche, prezzo e data d’uscita

L’azienda avrebbe già in mente un preciso progetto e forse lo starebbe già realizzano, è noto infatti che i primi esemplari sono già stati commissionati ai produttori.
Tra le caratteristiche del nuovo, attesissimo, gioiellino tecnologico, ci sarà un nuovo design che molto probabilmente lo renderà più sottile.
Il processore utilizzato dovrebbe essere il nuovo Apple A8 quad core con clock a 2,6 GHz. Si parla poi di un display da 4,7 pollici, ma alcuni non concordano e optano per 5,7 pollici.
Si tratterà comunque di uno schermo Ultra Retina con densità di pixel migliorata, anche se non ancora alla pari del Samsung Galaxy S5.
L’iPhone 6 potrebbe poi anche implementare nuovi sensori in grado di rilevare pressione, temperatura e umidità.
La data di rilascio del nuovo iPhone 6, salvo colpi di scena, dovrebbe esser piuttosto prossima, si parla ad esempio di settembre 2014, e dovrebbe coincidere con il lancio di iWatch e del nuovo iOS 8.
Per quanto riguarda il prezzo, quasi sicuramente sarà di circa 100 dollari superiore a quello dell’iPhone 5S.

Come risolvere il problema dei caratteri sfocati in Office 2013

Tra le funzioni introdotte da Office 2013 c’è l’accelerazione hardware della scheda grafica.

Questa dovrebbe aumentare le prestazioni del programma, ma su computer un po’ datati, o con schede video limitate, potrebbe portare a dei problemi di visualizzazione, in particolare sono stati riscontrati dei mini-freeze (piccoli blocchi o rallentamenti) del puntatore del mouse, e un effetto sfocato che rende difficili da leggere certi testi.
Vediamo subito come evitare questi problemi, disattivando l’accelerazione hardware, in modo che i testi in Word, ed altri noti programmi, tornino ad essere nitidi.
Per prima cosa avviate Word, o il programma di vostro interesse.
Cliccare su “File” (in alto a sinistra) e selezionate la voce “Opzioni” dal menu che si apre. Selezionate poi la voce “avanzate” e mettete una spunta su “disabilita accelerazione hardware”.
Nella sezione “Display” spuntate invece “subpixel positioning to smooth fonts” e salvate.
Riavviate il programma e verificate che i testi appaiano correttamente, e non siano più sfocati.

giovedì 20 febbraio 2014

Il prezzo di Samsung Galaxy S5 potrebbe rivelarsi inferiore alle aspettative


I rumor sul prezzo di Samsung Galaxy S5 vengono da Bloomberg e sono, perciò, tutt’altro che infondati: sapete bene che la fonte è attendibile e che quanto state per leggere potrebbe diventare realtà al Mobile World Congress 2014, quandoSamsung Galaxy S5 sarà ovviamente presentato. Ma procediamo con ordine.
Bloomberg non ha fatto riferimento a prezzi precisi, ma ha comunque sottolineato che il nuovo Samsung potrebbe arrivare a un prezzo inferiore rispetto a quello dei precedenti modelli: ricordiamo che Galaxy S4 è arrivato a circa 700 euro nel mese di luglio 2013 - anche se oggi è disponibile a circa cento euro in meno -; la possibilità, dunque, è che Galaxy S5 venga lanciato a 600 euro o qualcosa di più, anche se è difficile parlare con i numeri, visto che non sappiamo a quali aspettative di prezzo Bloomberg abbia voluto fare riferimento.


Il sito si è comunque soffermato non soltanto sul prezzo, avendo parlato pure delle specifiche tecniche di Samsung Galaxy S5, quindi di un display 5.2 pollici Quad HD (con risoluzione pari a 1440×2560 pixel e 560ppi!), fotocamera migliorata (16 MP) e batteria decisamente più potente grazie a una nuova tecnologia al litio.

Telegram, un’ottima alternativa a WhatsApp completamente gratuita (foto)


Telegram Sample (6)La notizia ha fatto il giro del mondo in poche ore:WhatsApp, la celebre applicazione di messaggistica istantanea, è ora una proprietà della società Facebook, Inc.. Molti utenti si sono sentiti quasi traditi da questa cessione, e c’è già chi sta correndo ai ripari, per i motivi più disparati, cercando valide alternative ad una delle applicazioni più usate di sempre. Alcuni lettori ci hanno segnalato un applicativo che potrebbe realmente sostituire WhatsApp sui vostri dispositivi Android, e ci è quindi sembrato giusto parlarvene visto appunto il trambusto delle ultime ore.
Il nome dell’applicazione è Telegram e c’è una buona probabilità che molti di voi già la conoscano, visto che sul Play Store conta già più di cinque milioni di download con una valutazione media di 4,1 stelle (leggermente più bassa di WhatsApp). Bisogna ammettere che la somiglianza tra i due software è piuttosto clamorosa, ma a differenza del concorrente da cui ha preso ispirazione, Telegram è completamente gratuita, e come riporta la descrizione dell’app sul Play Store “Telegram is free and will always be free. We do not plan to sell ads or introduce subscription fees.”.
Bisogna effettivamente vedere se tale “promessa” rimarrà tale, ma nel frattempo non possiamo che essere soddisfatti del servizio offerto. La procedura di autenticazione funziona nello stesso identico modo di Whatsapp: inserimento del proprio numero telefonico, ricezione di un codice da inserire, e possibilità di inserire nome e cognome o anche solo il nome (o un nick, nessuno lo vieta). A questo punto siete liberi di sfruttare Telegram nello stesso identico modo di WhatsApp, a patto ovviamente che i vostri contatti telefonici abbiano l’app installata sui loro dispositivi.
Una delle feature che potrebbe convincervi ulteriormente è la chat segreta: potrete infatti invitare i vostri contatti a partecipare ad una sessione di chat che non lascia traccia nei server di Telegram e che dispone di un timer che “autodistrugge” i messaggi dopo un certo periodo di tempo. Inoltre è possibile salvare i propri messaggi tramite cloud storage, servizio offerto sempre da Telegram stesso, creare chat multiple comprendenti fino a 200 contatti e anche inviare filmati della dimensione di 1 GB. Unico, grosso, difetto di Telegram è la mancata traduzione nella lingua italiana: tutti i menu sono infatti in lingua inglese. A seguire il link per il download dal Play Store dell’applicativo. Quanti di voi la sfruttano già al posto di WhatsApp, di Hangouts o di altri servizi di messaggistica?
Google Play Badge

sabato 1 febbraio 2014

Download iOS 7.0.5 per iPhone 5S e 5C, link diretti al firmwareiOS - 7.0.5, novità e miglioramenti su iPhone 5C e iPhone 5S

Download iOS 7.0.5 per iPhone 5S e 5C, link diretti al firmware

L’aggiornamento è compatibile, oltre con i modelli venduti in Cina, anche con alcuni modelli commercializzati nell’area Europa– Pacifico.
I modelli compatibili sono i seguenti
iPhone 5s 
A1457 (UK/Europe)
A1528 (China)
A1530 (Asia Pacific)
iPhone 5c
A1507 (UK/Europe)
A1526 (China)
A1529 (Asia Pacific)
Il nuovo firmware di iOS 7.0.5 per  iPhone 5S e iPhone 5C è disponibile per il download direttocliccando sui link proposti di seguito:

iOS 7.0.5 Download (Link Diretti)

iOS 7.0.5
iOS 7.0.5: Novità e miglioramenti su iPhone 5C e iPhone 5S


Poche le novità apportate. Il nuovofirmware va a correggere alcuniproblemi di connessione riscontrati da diversi utenti cinesi sia con iPhone 5S che con iPhone 5C.
Piccoli ma significativi miglioramenti anche per l’applicazione FaceTime.L’aggiornamento, infatti, va a risolvere alcuni bug registrati dopo l’ultimo update dall’applicazione di Apple.
Maggiori novità per tutti i device più recenti di Apple dovrebbero arrivare con il nuovo major update iOS 7.1 che Apple dovrebbe rilasciare nel corso dei prossimi mesi.
Per scoprire come effettuare il Jailbreak di iOS 7.0.5 cliccare Qui
iOS 7.0.5

Samsung, HTC, LG, Sony: Situazione rilascio aggiornamento Android 4.3 e Android 4.4.2

Samsung, HTC, LG, Sony: Situazione rilascio aggiornamento Android 4.3 e Android 4.4.2

Nelle ultime settimane, Samsung, LG, HTC e Sony hanno rilasciato diversi aggiornamenti per i loro principali device. Alcuni hanno ricevuto l’update adAndroid 4.4.2 KitKat altri ad Android 4.3 Jelly Bean altri ancora riceveranno l’aggiornamento del sistema operativo nel corso delle prossime settimane. Facciamo un breve resoconto della situazione.

Samsung

Per il momento, l’aggiornamento adAndroid 4.4.2 è disponibile soltanto per iSamsung Galaxy Note 3 brandizzati Vodafone. Per i restanti modelli italiani di Galaxy Note 3 e per tutti i modelli di Samsung Galaxy S4 il rilascio dell’update all’ultima versione di Android dovrebbe iniziare a breve.
Per Samsung Galaxy S3 e Samsung Galaxy Note 2, invece, si dovrà aspettare, probabilmente, sino al mese di marzo.
L’aggiornamento ad Android 4.3 Jelly Bean procede a buon ritmo sia per Samsung Galaxy S3 che perGalaxy S4. Per quanto riguarda il Galaxy S3 si attende ancora il rilascio del firmware per i modelli TIM eWind mentre per il Galaxy S4 mancano i modelli TIM, Wind e 3 Italia.

HTC

Ad inizio anno è arrivato l’aggiornamento ad Android 4.3 Jelly Bean con HTC Sense 5.5 per HTC Butterfly.
Per quanto riguarda l’update ad Android 4.4.2 KitKat, nei giorni scorsi l’aggiornamento è stato rilasciato, in Europa, per diversi modelli di HTC One. In Italia, il nuovo firmware dovrebbe arrivare già nel corso dei prossimi giorni.
Si attende l’arrivo dell’aggiornamento anche per HTC One X e HTC One X+.

LG

Entro la fine di marzo dovrebbe essere rilasciato l’aggiornamento ad Andoid 4.4.2 KitKat per LG G2 che passerà direttamente dalla versione 4.2.2 alla versione più recente di Android.

Sony

Sony ha dato il via al rilascio dell’aggiornamento ad Android 4.3 Jellyt Bean per Xperia Z, Xperia ZL, Xperia ZR, Xperia Z Ultra e Xperia Z1. A partire dal mese di febbraio il nuovo firmware arriverà anche su Xperia T, Xperia TX, Xperia V e Xperia SP.
Ancona non ci sono notizie in merito al rilascio di Android 4.4.2 KitKat che sarà distribuito per Xperia Z, Xperia ZL, Xperia Z Ultra e Xperia Z1

mercoledì 29 gennaio 2014

Iniziato il roll out di Android 4.4 KitKat per HTC One


HTCOneKitKat
Proprio come promesso da HTC, i possessori degli HTC One stanno iniziando a ricevere l’ OTA dell’aggiornamento ad Android 4.4.2 KitKat.
htc one kitkat
Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da persone in Europa che posseggono l’ HTC One riguardo l’aggiornamento dei propri terminali. L’ OTA dell’ultimo firmware (4.19.401.8) pesa precisamente 308,24 MB. Oltre a portare la nuova versione di Android (Android 4.4 KitKat), l’aggiornamento va a sistemare alcune vulnerabilità di sicurezza, introduce il cloud printing, profili Bluetooth extra, e, purtroppo, rimuove dal browser il supporto al Flash Player (potete comunque installarlo con una procedura non ufficiale; per maggiori informazioni visita questa pagina).
Inoltre, se siete troppo impazienti per aspettare la notifica ufficiale dell’aggiornamento sul vostro HTC One, il file del firmware è stato estratto ed è disponibile per caricarlo manualmente sul vostro device. Se siete interessati, potete visitare il forum XDA per il download e l’installazione di ROM attraverso procedure non ufficiali.

martedì 28 gennaio 2014

Come entrare in modalità Download o Recovery con i comandi ADB, senza usare i pulsanti o diritti di root


Il Download Mode e Recovery Mode sono due modalità particolari dei telefoni android che possono tornare utili in molte situazioni di emergenza (es. installazione firmware o hard reset).
Per accedervi solitamente si usa una combinazione di pulsanti (tasto volume + tasto power + tasto home) oppure delle apposite applicazioni (ma solo per chi ha il root).
Di seguito vi proporremo un metodo che sfrutta i comandi ADB di android, valido quindi per tutti i dispositivi basati sul sistema operativo di Google e utile soprattutto per coloro che non riescono ad entrare nella modalità Recovery o Download con i sistemi tradizionali (combinazione tasti bloccata, assenza di root, ecc…).
android-adb-recovery-download-mode
Procedura (valida per pc windows)
  1. Assicurarsi che sul pc siano già installati i driver del telefono (è sufficiente avere Kies).
  2. Assicurarsi che sul telefono  in impostazioni > Opzioni sviluppatore la modalità Debug USB sia attiva (se le opzioni sviluppatore non sono presenti guardare lanostra guida su come attivarle).
    debug-usb-android
  3. Scaricare ed installare l’Android SDK.
    Di seguito troverete un nostro pacchetto con all’interno i comandi essenziali (per altri sistemi operativi si rimanda al sito developer.android.com).
    DOWNLOAD TOOL SDK
  4. Estrarre l’archivio .rar appena scaricato e copiare in C: la cartella che si trova all’intenro chiamata SDK Android cartella tools.
  5. Aprire una finestra del Prompt dei comandi e lanciare il comando cd.. finché non raggiungete C:.
    comandi-adb-android-reboot-download-1
  6. Entrare ora nella cartella estratta al punto 4 (comando cd SDK Android cartella tools).
    android-comandi-adb-reboot-download-01
  7. Controllare che Kies non sia attivo e collegare il telefono al pc (deve essere acceso).
    Attendere ora il riconoscimento del telefono da parte del computer.
  8. Per assicurarsi che i comandi ADB riconoscano il telefono, digitare adb devices.
    Otterrete come risposta una stringa alfanumerica, visualizzata sotto la voce List of devices attached.
    Nel caso non comparisse niente, verificare i collegamenti.
    android-comandi-adb-reboot-download-02
  9. Per mandare il telefono in modalità download, digitare il comando adb reboot download.
    android-comandi-adb-reboot-download-03
  10. Per mandare il telefono in modalità recovery, digitare il comando adb reboot recovery.
    android-comandi-adb-reboot-download-04

Nelle prossime guide prenderemo in considerazione anche altri comandi ADB che potrebbero rivelarsi utili in situazioni di emergenza.

sabato 18 gennaio 2014

Guida: impariamo a calcolare la densità dei display


Quando si parla di smartphone e tablet, e non solo, si parla molto spesso della densità del display che è un’unità di misura molto importante in quanto definisce la qualità dell’immagine che viene visualizzata.
In questo ambito si utilizzano due acronimi che in realtà non hanno attinenza tra loro e sono DPI e PPI. DPI sta per dot per inch (punto per pollice) e PPI per pixel per inch, pixel per pollice.
Quando si parla dei display si fa riferimento ai DPI e ai PPI indistintamente come se fossero la stessa cosa, mentre in realtà non è così. Per i display parlare di DPI non ha molto senso in quanto i punti per pollice rappresentano la dimensione reale dei punti presenti in un immagine, quindi ha senso parlare di DPI quando l’immagine, virtuale, presente su un display viene stampata.
Per fare un esempio, le stampanti a getto di inchiostro utilizzano più punti per rappresentare un singolo pixel. È chiaro quindi che per i display bisogna parlare di PPI cioè di quanti pixel sono presenti in un pollice (2,54 cm) del display.
Una volta fatta questa distinzione possiamo vedere qual è la formula necessaria al calcolo della densità di un display espressa proprio in PPI. L’espressione matematica è molto semplice e si basa sul teorema di Pitagora, se L e H sono le dimensioni del display, indipendentemente da quale sia la dimensione, e p i pollici del display:



I pixel per pollice si calcolano quindi come il rapporto tra la diagonale del rettangolo espressa (Teorema di Pitagora) in pixel per il numero di pollici del display.




La formula è di carattere generale ed è valida per qualunque dispositivo abbia un monitor. Ovviamente non tutti i display sono uguali, come sappiamo, ci sono display LCD, IPS, AMOLED, Super Amoled e Super Amoled Plus.
A questo punto non ci resta che fare degli esempi che chiariranno ogni eventuale dubbio sulla formula. Prendiamo un Samsung Galaxy Mega 6.3 che ha un display LCD HD con risoluzione pari a 1280×720 pixel e una diagonale da 6,3 pollici, calcoliamone la densità:



In presenza di virgola si segue la regola matematica che se il numero dopo la virgola è compreso tra 0 e 5 si arrotonda per difetto se invece il numero è compreso tra 5 e 9 si arrotonda per eccesso.
Ora vi starete chiedendo come mai con un display grande come può essere quello di una TV la densità dei pixel sia inferiore, infatti se prendiamo una TV con risoluzione FullHD da 32 pollici il risultato è di 69 PPI. Un valore che paragonato a quello a cui siamo abituati con gli smartphone e i tablet è quasi ridicolo.
In realtà, poi, non è così perché bisogna considerare la capacità dell’occhio umano di visualizzare un’immagine. Ovviamente maggiore è la dimensione dello schermo, e dell’immagine, più l’occhio umano lo vede meglio. Sembra una cosa banale, e in effetti lo è, ma ci aiuta a capire del perché di questa differenza abissale.
Diciamo anche che l’aumento dei PPI nei display dei nostri amati smartphone è anche qualcosa che fa bene al marketing delle aziende che alla visualizzazione vera e propria.
Tornando al discorso del calcolo del PPI bisogna fare una considerazione per quei display che utilizzano una matrice PenTile RGBW come è il caso del display Super AMOLED Full HD del Galaxy S4. In questo caso alla formula indicata sopra va moltiplicato un fattore correttivo che tiene conto del fatto che in un tale tipo di display ogni pixel ha 2 subpixel (punti di luce) invece di 3 come negli LCD o in quelli a matrice RGB come nei Super AMOLED Plus dell’S2.
In questo caso la formula è



Quindi nel caso del Galaxy S4 si ha un PPI nominale (calcolato senza fattore correttivo) pari a 441, mentre quello effettivo (la formula con fattore correttivo) è pari a 294 PPI.
Attenzione però a non pensare che poiché i PPI effettivi sono minori di quelli nominali il display del Galaxy S4 non abbia una buona risoluzione delle immagini. La matrice PenTile è una tecnologia che consente di risparmiare energia pur mantenendo la stessa qualità di luminosità e nitidezza di un display RGB.
Ora potete divertirvi a calcolare la densità dei display in vostro possesso ricordando che la formula data è di carattere generale e che va modificata a seconda delle particolari caratteristiche di ciascun display.

Chrome riduce della metà il consumo di banda su iOS e Android

Chrome riduce della metà il consumo di banda su iOS e Android

Google ha iniziato il roll-out su iOS e Android di un aggiornamento software per Chrome che introduce funzionalità di compressione dati e gestione della banda







Google ha rivelato le nuove funzioni introdotte nelle versioni mobile di Chrome, uno dei browser web più diffusi nelle varie piattaforme su cui è rilasciato. Grazie alle tecnologie proprietarie di compressione dei dati e gestione della banda introdotte con l'ultimo aggiornamento, è infatti possibile risparmiare fino al 50% del traffico dati sul proprio piano telefonico.
Chrome, iOS, Android, nuovo aggiornamento
La nuova funzionalità è già disponibile sull'app per Android, grazie ad un aggiornamento rilasciato il 16 gennaio sul Play Store. Per attivare l'opzione basta accedere alle Impostazioni dell'applicazione, selezionare "Gestione larghezza di banda" per poi premere su "Riduci utilizzo dati".
Solo su Android viene introdotta la possibilità di aggiungere particolari scorciatoie della pagina web all'interno della schermata Home del dispositivo in uso: lanciando i collegamenti, verranno lanciate le pagine web relative in finestre a pieno schermo come se fossero applicazioni dedicate.
L'aggiornamento è imminente anche su dispositivi iOS al momento in cui scriviamo: in questa versione, oltre alle funzioni di compressione dati, verrà introdotto il supporto nativo al servizio Google Translate, che può essere attivato grazie alla nuova interfaccia che apparirà ogni volta che visiteremo una pagina localizzata in lingua straniera, come succede già su Chrome perdesktop e per Android.