lunedì 30 settembre 2013

Android Device Manager: Bloccare smartphone con password da remoto


Devi sapere che arriva un altro importante aggiornamento per Android Device Manager!
Il primo rilascio importante ha permesso di localizzare il tuo smartphone: adesso potrai bloccare lo schermo con una password da remoto, in modo che nessuno possa guardare o modificare i tuoi dati sul dispositivo!
La nuova funzione è già disponibile in Italia, e per poter impostare una password alla schermata di blocco, dovrai seguire le seguenti istruzioni:
- Accedi nella sezione Android Device Manager: google.com/android/devicemanager;
- Vai con il mouse sulla voce “Blocca” e cliccaci sopra;
- Imposta la tua password;
- Sul tuo smartphone, una volta che riattiverai lo schermo, apparirà la schermata in cui sarà richiesto di inserire la password impostata.
Facile, vero?

Userai la funzione Gestione Dispositivi su Android?

domenica 29 settembre 2013

Recensione Blumak2000 [Galaxy S2]


Ciao a tutti, oggi inauguro anche io la mia collaborazione con AndroidMod recensendo la famigerata ROM per Samsung Galaxy S2 (ma anche altri dispositivi, sempre della serie Galaxy), Blumak2000.
Innanzitutto alcuni cenni storici riguardo questa ROM. Essa nasce dalla collaborazione di 3 utenti della notissima community Android, Androidiani.com, per cui la Blumak2000 è made in Italy. I 3 developer (Bluflight13, Luigimak e Malo2000, l'anima rosa del gruppo) hanno basato la propria ROM sulla XWLSD italiana, per cui è basata su una sammy Android 4.1.2 (l'ultimo aggiornamento, in termini di versioni Android, per il Galaxy S2).

Per l'installazione, visto che provenivo da una Jelly Bean 4.3 AOSP (la Slimbean, ve ne parlerò qualche articolo più avanti), ho preferito effettuare un deep clean (anche con relativa formattazione di /emmc e pulizia del kernel con l'apposito script) e partire da una base totalmente pulita, per non avere influenze di sorta. Ho flashato il Dorimanx tramite Odin (i developer suggeriscono di partire dal kernel Philz, Jeboo o Dorimanx, ma non Hirox, poiché causerebbe bootloop) in modo da ottenere i permessi di root e la recovery modificata per poi flashare successivamente la rom in maniera pulita.

Troviamo come kernel il Jeboo 2.1 (al quale è stata eliminata la riga di codice killer MMC_CAP_ERASE del brick bug che ha afflitto moltissimi dispositivi), tweakabile, stabile e performante, basato anch'esso sul kernel Samsung.
È stato motivo di apprezzamento l'app sviluppata dai 3 developer, Update me smartphone, dalla quale è possibile scaricare mods, temi, tweak, kernel e gestire le app installate e rimosse. Da amante delle AOSP quale io sono, nonostante abbia voluto provare una ROM Samsung-based, ho subito installato la mod per rendere tutto simile allo stile AOSP (come potete vedere dagli screenshot in fondo).
Merita anche la funzione del browser in pop-up, molto comodo per navigare, mantenendo la finestra di background attiva. Per onor di cronaca cito anche il multi-window totalmente funzionante, anche se non ho avuto modo di usarlo troppo, visto che non è una funzione per me indispensabile.

Per quanto riguarda l'aggancio del segnale, montando la baseband BULP6 ed avendo Vodafone come operatore, non ho mai avuto perdite di segnale, né particolari influenze della CPU nel sostenere le funzionalità RIL, per cui ne ha giovato anche la batteria.
Essendo una ROM Samsung, monta tutti i driver proprietari, per cui non esistono problemi di sorta di glitch grafici, sensori vari, connessioni wireless (BT e Wi-Fi) e fotocamera.
Gli unici difetti che ho trovato in questa ROM sono stati gli spegnimenti spontanei del dispositivo (non riconducibili a pressioni involontarie di tasti, succedeva anche quando era poggiato sulla scrivania) e sono stati diversi ahimé, anche se ho ipotizzato subito ad un conflitto della mod AOSP col sistema.

Ricollegandomi al discorso dei driver e della batteria, con un uso abbastanza intenso, al sesto-settimo ciclo di carica sono riuscito ad ottenere questi risultati.
NB: i crolli della percentuale della batteria sono da ricondurre agli spegnimenti spontanei del sistema, cosa che, sicuramente, mi avrebbe fatto guadagnare un'oretta in più (almeno) nel tempo di accensione dello schermo.


 

Concludendo, posso sentirmi di consigliare a tutti gli amanti delle ROM Samsung-based la Blumak2000, molto personalizzabile, stabile ed affidabile. Essendo, poi, basata sul codice direttamente rilasciato da Samsung, ha la totalità dei driver a disposizione e non manca nulla all'appello dei sensori.

Vi lascio, dunque, col thread di riferimento che potete trovare su Androidiani e con la video recensione nel video qui di seguito.



Hale Dreamer, una sveglia-dock per Android su Kickstarter

Hale Dreamer
di Riccardo Robecchi | 29 settembre, 2013
News
Hale Dreamer, o “sognatore sano”, è un nuovo accessorio specifico per i dispositivi Androidche permette di trasformare il proprio smartphone in una vera e propria sveglia. Si tratta, in buona sostanza, di una docking station con alcuni tasti specifici che permettono, ad esempio di rimandare la sveglia.
Il dispositivo presenta tasti per regolare il volume e la luminosità dello schermo, oltre al già citato tasto “snooze” per rimandare la sveglia e controlli per la musica.
Il progetto prevede l’accoppiamento della dock con una applicazione chiamata SmartSilenceche permette di configurare quali persone possono raggiungerci mentre lo smartphone è in modalità sveglia (sia tramite chiamate sia tramite SMS) bloccando automaticamente gli altri; chi non sia tra i “privilegiati” può essere automaticamente ricontattato con un messaggio chiedendo si ci sia un’emergenza. Nel caso in cui ci sia, si può rispondere con una E che attiva una notifica sullo smartphone permettendoci di notare la necessità della nostra presenza.
Il progetto è appena stato lanciato su Kickstarter e ha raccolto 6’500 dollari sui 35’000 che il creatore chiede per avviare la produzione. Chiunque sia interessato a contribuire può farlo sulla pagina relativa accessibile a questo indirizzo: Hale Dreamer su Kickstarter. Il prezzo per l’accoppiata dock + applicazione è di 59$ (circa 45€) per i cosiddetti “early bird”, ovvero i primi contributori, mentre per gli altri il prezzo è di 69$ (circa 50€)

Guida OBackup: nandroid backup a telefono acceso, automatizzato e senza recovery

Il nandroid backup è una delle procedure di backup più importanti e che tutti coloro che amano modificare il proprio telefono dovrebbero conoscere.
In questa guida vi spiegheremo come usare il OBackup (ex Orange Backup di cui vi abbiamo già parlato in passato), un tool molto affidabile che vi permetterà di eseguirne uno in maniera automatizzata.
Rispetto alla procedura manuale, il nandroid effettuato con OBackup ha diversi vantaggi:
  • backup effettuato a telefono acceso, anche durante l’utilizzo dello stesso senza richiedere il riavvio nella modalità recovery
  • possibilità di schedulare il backup nel tempo per avere sempre a disposizione una copia aggiornata
  • non necessita di una recovery modificata. Potrete installarla solamente nel caso in cui sia necessario effettuare un ripristino
orange backup   Guida OBackup: nandroid backup a telefono acceso, automatizzato e senza recovery
Ecco la procedura:(in blu la nostra configurazione preferita)
  1. Per usare OBackup sono indispensabili i permessi di root.
  2. Installare l’app OBackup dal market android LINK GOOGLE PLAYnandroid backup android 17   Guida OBackup: nandroid backup a telefono acceso, automatizzato e senza recovery
  3. Al primo avvio dell’app vi verrà richiesto di selezionare la marca (Brand) e il modello (Model) del vostro telefono.
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  4. Nella schermata successiva cliccare su Later (non utilizzeremo la funzione cloud).
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  5. Comparirà un popup arancione che vi richiederà di aggiornare il modulo Onandroid. Cliccare su Update (la connessione internet deve essere attiva) e al termine su START.
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  6. Una volta terminata l’installazione del modulo Onandroid cliccare su Close.
  7. Con uno swipe aprire il pannello laterale sulla sinistra e cliccare sulla voceSettings.
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  8. In Schedule backup impostare ogni quanti giorni e l’ora in cui eseguire il backup.
    Nel nostro caso abbiamo scelto 2 giorni e le ore 14:00.
    Confermare cliccando sul pulsante SCHEDULE.
    nandroid backup android 8   Guida OBackup: nandroid backup a telefono acceso, automatizzato e senza recovery
  9. In Backup retention policy impostare quanti archivi di backup il programma deve conservare e attivare la voce “Delete old backups…“.
    Il numero dipende dallo spazio libero a disposizione (un backup supera facilmente un paio di Gigabyte). Consigliamo di tenerne almeno due, ma di non eccedere per non occupare tutta la memoria.
    Noi abbiamo scelto 3 archivi.
    Confermare cliccando sul pulsante SET.
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  10. In Backup type scegliere CWM Full… (Backup completo) oppure CWM Incremental… (Backup incrementale)
    Noi abbiamo scelto la seconda perché permette di velocizzare l’intera operazione di backup e risparmiare spazio su disco.
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  11. In Backup location scegliere dove salvare gli archivi: memoria interna (/mnt/sdcard) o memoria esterna (/mnt/extSdCard).
    Se possibile consigliamo di utilizzare una microsd esterna, come nel nostro caso.
    La cartella in cui verrà salvato si chiamerà clockworkmod (attenzione a non cancellarla).
    nandroid backup android 4   Guida OBackup: nandroid backup a telefono acceso, automatizzato e senza recovery
  12. Se attivate, disattivare le voci Upload backup e Zip backup.
    nandroid backup android 3   Guida OBackup: nandroid backup a telefono acceso, automatizzato e senza recovery
In base alle impostazioni scelte, OBackup si occuperà di eseguire in automatico il nandroid backupsenza richiedere alcun intervento da parte dell’utente.
Al termine di ogni operazione verrà visualizzata una notifica nella barra dell’orologio sull’esito della procedura. All’interno dela schermata principale del programma potrete vedere invece l’elenco dei backup effettuati.
nandroid backup obackup   Guida OBackup: nandroid backup a telefono acceso, automatizzato e senza recovery
Il primo pulsante in alto, quello della bacchetta magica, vi permetterà invece dilanciare un backup manualmente.

Per effettuare un ripristino dovrete usare necessariamente una recovery modificata (operazione spiegata nella seconda parte della nostra guida al nandroid backup manuale).

Lockscreen del Galaxy S4 disponibile per tutti i dispositivi Android


luce
acquapunto luce

Chi vorrebbe la Lockscreen del Galaxy S4 pur non avendo capacità di modding eccellenti? Con quest’app l’effetto sarà uguale all’S4. Vi rimandiamo in fondo all’articolo per il Download.
L’applicazione è ben sviluppata e presenta varie impostazioni.. Nelle impostazioni generali è possibile attivare la lockscreen, scegliere l’effetto della lockscreen tra luce ed acqua. Scegliendo l’effetto luce sarà possibile scegliere da tre diversi tipi di luce, il primo è quello standard di S4, il secondo è l’effetto a cerchiomentre il terzo è l’effetto sangue.  Con l’effetto acqua è possibile visualizzare l’inchiostro con lo stesso effetto presente sul Galaxy Note 2, quando si sblocca utilizzando la S-Pen, ed è possibile anche modificare il colore da visualizzare. Per i possessori di un dispositivo con S-Pen (Galaxy Note e Galaxy Note 2) è possibile avere il punto luce semplicemente avvicinando il pennino allo schermo.
Ecco gli screenshot dei vari effetti disponibili.
sangue cerchioinchiostro
Nelle impostazioni avanzate è possibile modificare le proprie informazioni, disabilitare la lockscreen di sistema e rendere la statusbar trasparente (funziona solo con alcuni tipi di sfondi). In personalizzazione è possibile cambiare la scritta da visualizzare nella lockscreen e cambiare i vari font dell’orologio ed altro. È possibile inserire anche le shortcuts.

generale personalizzazione shotcurt
L’applicazione presenta un banner pubblicitario non invasivo solo all’interno delle impostazioni.

CyanogenMod Installer si mostra in un video hands-on

Cyanogen Installer


CyanogenMod Installer, dopo qualche giorno dal suo annuncio, è finalmente disponibile in beta privata. In questo modo, chiunque rispetti i requisiti richiesti può diventare un beta tester ed aiutare così il team CyanogenMod nello sviluppo dell’applicazione. I ragazzi di Androidpolicehanno così voluto testare l’applicazione ed installare la ROM su un Nexus 4, uno dei dispositivi attualmente supportati. Per l’installazione è necessario utilizzare innanzitutto l’applicazione pubblicata sul Play Store (pesa circa 105 KB), tramite la quale dovrà essere configurata la connessione del dispositivo con il PC.
CyanogenMod Installer
Fatto questo, l’installazione continua sul PC, dove dovrà essere scaricato e installato un programma, che è quello che installa poi la ROM. Aperto il programma inizierà la vera e propria procedura d’installazione, tramite cui sarà prima sbloccato il Bootloader del dispositivo e in seguito installata la ROM. La procedura d’installazione vera e propria non dura nemmeno 2 minuti, come vedrete dal video hands-on di seguito. Non mancate ovviamente di farci sapere le vostre prime impressioni nei commenti.

sabato 28 settembre 2013

Samsung Galaxy Note 3: guida per Root e CWM Recovery

galaxy note 3 root



E’ da poco stato lanciato sul mercato e già può godere dei permessi di Root. Stiamo parlando del Samsung Galaxy Note 3, il nuovo super phablet dell’azienda Sud-Coreana per il quale è possibile sia ottenere i permessi di Root che installare una custom recovery, in particolare laClockWorkMod. Sul nostro Forum sono infatti riportati i semplicissimi passaggi che bisogna seguire per “moddare” (come si dice in gergo) il proprio Galaxy Note 3 qualora lo si volesse. Vi ricordiamo che effettuare il Root ed installare una Custom Recoverycomporta la perdita di garanzia, per cui vi invitiamo a prestare sempre molta attenzione a quello che si fa.
Per ottenere i permessi di Root sul proprio Galaxy Note 3 bisogna prima installare sul dispositivo la ClockWorkMod Recovery, e solo successivamente si potranno ottenere i permessi di amministratore. Basta seguire nell’ordine le due guide (valide perAndroid 4.3):
Invitiamo coloro i quali non sapessero di cosa si tratta a non eseguire alcuna procedura riportata nelle guide, ma di chiedere informazioni sul Forum a riguardo.
Naturalmente a breve sarà pubblicata anche una guida per riportare il Galaxy Note 3 in garanzia e ripristinarlo del tutto.

Ecco quando verranno aggiornati Galaxy S4, S3, e Note II ad Android 4.3

Una roadmap “leaked” del gestore francese SFR ha rivelato il periodo in cui verranno rilasciati gli aggiornamenti ad Android 4.3 Jelly Bean su Galaxy S4, Galaxy S3 e Galaxy Note II.



Come confermato anche da un dirigente di Samsung, il Galaxy S4 sarà aggiornato alla nuova versione di Android, che aggiungerà anche la compatibilità con il Galaxy Gear, nel corso del mese di Ottobre. Per Galaxy Note II e per il Galaxy SIII bisognerà aspettare ancora un po’. Il rilascio dell’aggiornamento, infatti, è previsto tra Novembre e Dicembre.

Samsung Galaxy Note 3 protagonista di un Drop Test

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Il Samsung Galaxy Note 3 è stato presentato da circa tre settimane ed è disponibile all’acquisto in Italia solamente da qualche giorno. L’ultimo smartphone di punta dell’azienda coreana è ormai oggetto di numerose recensioni e test, fra i quali non potevano certamente mancare i drop test. I ragazzi di Android Authority hanno voluto quindi testare lo smartphone anche in caduta, simulando diverse situazioni d’impatto. Il Galaxy Note 3 si è dimostrato molto resistente alle cadute, tuttavia si è dovuto anch’esso arrendere. Dopo diverse simulazioni, infatti, il vetro dello smartphone si è rotto, precisamente quando l’impatto è stato frontale.
Nonostante il vetro fosse incrinato, il touchscreen non ha mostrato problemi e ha continuato a funzionare correttamente. Possiamo quindi affermare che il Galaxy Note 3 è uno smartphone decisamente resistente e che risulta abbastanza resistente alle cadute, tuttavia il punto debole resta comunque il vetro, che difficilmente non si crepa in caso di cadute frontali. Vi lasciamo con un video e una galleria d’immagini che riassumono quanto detto poc’anzi circa il malcapitato Galaxy Note 3.