Rispetto ad iOS, il sistema operativo di iPhone ed iPad, Android è molto più aperto. Chiunque può scaricare da Internet le app che vuole ed installarle sul proprio smartphone, senza passare necessariamente per il Google Play Store. Alcune applicazioni particolari, però, richiedono dei permessi avanzati che si possono ottenere solo sbloccando il dispositivo.
Con la guida di oggi, vedremo quindi come ottenere i permessi di root su Android in modo da sbloccare i telefonini equipaggiati con questo sistema operativo ed installare su di essi anche le applicazioni più avanzate, come quelle che ad esempio permettono di regolare le impostazioni della CPU e di spostare su microSD le applicazioni che normalmente non lo consentono. Con un pizzico di attenzione, si rivelerà molto meno difficile di quanto pensi.
Cominciamo questa guida su come ottenere i permessi di root dal modo più semplice per sbloccare un telefono equipaggiato con il sistema del robottino verde. Mi riferisco a SuperOneClick, un’applicazione gratuita per Windows che permette di eseguire il root su moltissimi terminali Android (soprattutto quello di fascia medio-bassa) con un semplice click.
Per utilizzare SuperOneClick non devi fare altro che collegare il telefono da sbloccare al PC tramite cavo USB, attivare il debug USB su Android, cliccare sul pulsante Root del programma ed aspettare qualche minuto affinché venga eseguito il processo di rooting del dispositivo. Ti ho spiegato dettagliatamente come sfruttare il software nella mia guida su come effettuare il root su Android, leggila per essere sicuro di compiere tutti i passaggi correttamente.
SuperOneClick è compatibile con i seguenti smartphone: Acer Liquid Metal, Dell Streak, HTC Magic 32B, LG Optimus 2x, Motorola Defy, Motorola Flipout, Motorola Milestone, Motorola Milestone 2, Nexus One, Samsung Galaxy Ace (con Android 2.2.1 o inferiori), Samsung Galaxy S/S2, Samsung Galaxy Next/Mini, Sony Ericsson Xperia X8 e Sony Ericsson Xperia X10. Se il tuo telefono non è nell’elenco, prova a fare una ricerca su Google associando il nome dell’applicazione a quello del terminale che intendi sbloccare e controlla se c’è qualche guida specifica che puoi seguire.
Come tutti gli altri software per eseguire il root sui telefoni Android, SuperOneClick richiede che sul computer ci siano installati i driver del dispositivo. I driver degli smartphone Android solitamente vengono forniti insieme ai software che consentono di gestire i terminali dal PC (es. Kies per i device Samsung). Per saperne di più su questi software e scoprire qual è quello più giusto per il tuo telefonino, leggi la guida in cui mi sono occupato di come trasferire musica cellulare.
Se stai cercando di ottenere i permessi di root su un telefono Android Samsung, puoi affidarti al programma gratuito ODIN che non è semplicissimo da usare per gli utenti alle prime armi ma è molto efficace anche con i terminali di fascia alta. Puoi trovare l’elenco di tutti i telefoni compatibili con questo tool (versione per versione) in questa pagina del sito Internet XDA Developers.
Per utilizzare ODIN, oltre a quest’ultimo devi scaricare anche i file necessari al rooting del tuo smartphone (cambiano caso per caso, quindi devi essere bravo a trovarli su Google). Dopo aver estratto tutto in un’unica cartella, avvia dunque il programma, abilita il Debug USB sul telefono e collega il terminale al computer dopo averlo avviato in modalità Download. Per avviare uno smartphone Android in modalità download bisogna mantenete premuti contemporaneamente i tasti Volume Giù+Home+Power a telefono spento, aspettare che compaia un avviso su schermo e confermare l’operazione premendo il tasto Volume su. Successivamente, bisogna cliccare sul pulsante PDA di ODIN, selezionare il file tar.md5 estratto in precedenza dall’archivio con i file per il rooting ed avviare la procedura di sblocco del telefono facendo click su Start.
Per i terminali HTC, invece, sono disponibili un paio di tool denominati Unrevoked eRevolutionary che consentono di eseguire il root su Android in maniera relativamente semplice. Il primo è dedicato ai terminali più datati, il secondo a quelli di più recente commercializzazione. Per saperne di più e scoprire tutti i device compatibili con l’una e l’altra applicazione, da’ un’occhiata a questa e quest’altrapagina Web.
Android è un sistema operativo molto aperto se confrontato con iOS di Apple e Windows Phone di Microsoft, consente di eseguire applicazioni scaricate liberamente da Internet (svincolate dal Google Play Store) ma forse non tutti sanno che è possibile renderlo ancora più “aperto” grazie ad una procedura denominata rooting.
Eseguendola, si acquisiscono permessi di amministrazione tali da consentire l’esecuzione di applicazioni che normalmente non funzionerebbero su Android, come quelle per regolare la frequenza del processore, eseguire backup dei file di sistema e molto altro ancora. Se sei interessato alla questione e vuoi scoprire come effettuare il root su Android facilmente, ecco tutto quello che c’è da sapere.
Se vuoi imparare come effettuare il root su Android, il primo passo che devi compiere è collegarti al forum XDA Developers e cliccare sulla voceSuperOneClickv2.2-ShortFuse.zip che si trova in fondo al primo post per scaricare sul tuo PC il programma SuperOneClick, che permette di eseguire il root su moltissimi terminali Android (soprattutto quello di fascia medio-bassa) con un semplice click. Per scaricare le versioni successive del software, non usare più il forum XDA Developers ma il sito Internet Shortfuse.
A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es. SuperOneClickv2.2-ShortFuse.zip) ed estraine il contenuto in una cartella qualsiasi. Se compare un avviso dell’antivirus che ti dice che il programma è infetto, stai tranquillo, è solo un falso positivo. Disattiva per qualche secondo l’antivirus e procedi con il rooting del tuo telefonino.
A questo punto, avvia il programma SuperOneClick.exe e collega il tuo smartphone al computer tramite il cavo USB in dotazione. Se il computer non riconosce il dispositivo e ti chiede di installare dei driver, scarica il software della casa produttrice del tuo telefono (es. Samsung KIES) ed installalo sul PC per avere anche i driver. Per maggiori informazioni, consulta il mio articolo su come collegare Android al PC.
Una volta connesso il telefonino al computer, devi attivare il debug USB su Android. Per fare ciò, recati nel menu Impostazioni > Applicazioni > Sviluppo del telefonino e metti il segno di spunta accanto alla voce relativa al Debug USB. Torna quindi sul PC e clicca sul pulsante Root di SuperOneClick per avviare il processo di rooting del dispositivo.
Ora non devi far altro che aspettare. Anche se l’applicazione sembra non rispondere più ai comandi, non preoccuparti, sta lavorando regolarmente. Al termine della procedura (che dovrebbe durare all’incirca cinque minuti), SuperOneClick ti chiederà se vuoi installare la app Busybox (una sorta di coltellino svizzero per Android necessario al corretto funzionamento di numerose applicazioni che richiedono il root) e se vuoi eseguire un test relativo alla corretta esecuzione del processo di rooting sul tuo telefono: rispondi in entrambi i casi di sì.
Missione compiuta! Adesso il tuo telefono è sbloccato e in grado di eseguire tutte le app che richiedono il root. In caso di ripensamenti, potrai sempre tornare indietro senza cancellare dati o applicazioni dal tuo smartphone. Ti basterà eseguire nuovamente SuperOneClick e cliccare sul pulsante Unroot. Più facile di così?
La lista dei telefonini compatibili e incompatibili con SuperOneClick si trovano sul forum che ti ho linkato all’inizio della guida. Nel caso in cui il tuo terminale non fosse compatibile con il programma puoi provare Unlock Root, un altro valido software per effettuare il root su Android che ti ho segnalato nel mio articolo su come ottenere i permessi di root.
Ti ricordo infine che il rooting è un procedimento generalmente sicuro ma che se eseguito in maniera maldestra può apportare danni seri al telefono sul quale viene applicato. Inoltre, in molti casi invalida la garanzia dei telefoni stessi. Io non mi assumo alcuna responsabilità circa l’utilizzo che farai delle informazioni presenti in questa guida e circa eventuali problemi che potrebbero riguardare il tuo smartphone in seguito alla sua messa in pratica. Mi raccomando!
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