La versione di Google Chrome 30 Beta introduce nuove gesture per le schede su Android e diverse API che possono essere utilizzate dagli sviluppatori.Ancora novità e aggiornamenti per quanto riguarda le applicazioni per i dispositivi animati dal sistema operativo del robottino verde, Android, e dopo la versione di Firefox 24 Beta, ecco arrivare Chrome 30 Beta. Le novità introdotte con questa versione preliminare sono molte e rivolte sia all’utente finale che agli sviluppatori. Il browser per il sistema operativo mobileAndroid con questa versione ottiene un numero maggiore di funzionalità, in particolare nuove gesture e il supporto per WebGL.
Chrome 30 Beta: le novità per Android, nel dettaglio.
Chrome 30 Beta per piattaforma Android integra una nuova modalità per la gestione delle schede. L’utente, adesso, può effettuare il passaggio da una scheda all’altra con uno sempliceswipe orizzontale, attraverso la toolbar del browser. Questa gesture sostituisce la precedente che, prevedendo uno swipe dal lato dello schermo, poteva essere attivata involontariamente. Uno swipe dall’alto verso il basso, invece, visualizza il tab switcher. Infine, con uno swipe verso il basso sul menu, si apre il menu e si seleziona la voce desiderata senza sollevare il dito dal display.
La seconda novità di Chrome 30 Beta per sistema operativo Android, permette di cercare informazioni su un’immagine, utilizzando il provider di ricerca predefinito, semplicemente mediante un tap lungo che apre il menu contestuale in cui è presente l’opzione specifica. La versione per Android, adesso supporta WebGL. I dispositivi mobile compatibili, ovvero quelli che integrano una GPU di fascia alta, come ad esempio il Google Nexus 4 ed ilGoogle Nexus 7, possono ora effettuare il rendering in hardware dei contenuti 3D interattivi.
Chrome 30 Beta: le novità per gli sviluppatori.
Per quanto riguarda le feature rivolte agli sviluppatori della versione del browser internetChrome 30 Beta, si tratta di API quali le Device Orientation API (che riguardano accelerazione e rotazione), le Media Source Extension API (che riguardano la generazione di flussi multimediali con streaming adattativo in tempo reale), le Web Speech API (che riguardano il riconoscimento vocale nelle pagine internet) e le Vibration API (che riguardano il controllo della vibrazione).
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